23 mag 2007

Parla Con Lei

Quando ho visto questo film, che oltretutto figura tra i miei preferiti, questa scena mi ha colpito molto. La posto qui. Mi piace condividere con chi mi legge. Fatemi sapere che ne pensate;)

18 gocce di rugiada per Pideye:

Dyo ha detto...

Non l'ho ancora visto, Annalisa, ma ho il dvd. Sai che c'è? Ho appena finito di piangere per "Tutto su mia madre".
Buona giornata. :-)

Dyo ha detto...

Ho visto questo trailer...suggestivo.
Erotismo, desiderio, amore, voglia di appartenere alla propria donna. Ma l'infermiere, però...

fRa_gAv ha detto...

Se mi consigli di vederlo, allora lo vedo. Del tuo giudizio mi fido, dolores :-)

Alberto ha detto...

Io il video non riesco a vederlo! :-(
Anche la tecnologia si accanisce, ormai. :-/

Un abbraccio imbranato :-)

Paolo ha detto...

lo vedrò al più presto!

Anonimo ha detto...

Anna, io non riesco a vederlo tutto.
Mi infastidisce. Scusami.
Ti abbraccio forte

PIDEYE ha detto...

@@ Dyotana @@ A me è piaciuto molto. considera che io adoro Almodovar. Questo film ha molti spunti di riflessione che vanno colti..il personaggio dell'infermiere..Benigno si chiama...è particolare. Vedilo poi mi fai sapere.Si "tutto su mia madre " ha fatto piangere tantissimo anche me.

@@ Fra @@ Carissimo, vedilo e poi mi fai sapere. E' un film particolare.

@@ Alberto @@ Ritenta...e quando lo vedi poi mi fai sapere.Un abbraccio Ritentasaraipiùfortunato

@@ Paolo @@ Aspetto il tuo giudizio

@@Giulia @@ Stella, mi spiace..so bene cosa intendi..anche io quando l'ho visto al cine sono rimasta veramente sconvolta..è una scena forte inizialmente..però poi con una seconda visione l'ho appreszzata nel significato che voleva avere. Ma se non riesci nn guardarlo...mi spiace solo averti infastidito.

Alberto ha detto...

RICORDO, grazie a Stefania, che il...

23 maggio 1992 Ore 17,59…
Sono le 17,48 quando su una pista dell’aeroporto di Punta Raisi atterra un jet del Sisde, un aereo dei servizi segreti partito dall’aeroporto romano di Ciampino alle ore 16,40. Sopra c’è Giovanni Falcone con sua moglie Francesca. E sulla pista ci sono tre auto che lo aspettano. Una Croma marrone, una Croma bianca, una Croma azzurra. E’ la sua scorta.
Tutto è a posto, non c’è bisogno di sirene, alle 17,50 il corteo blindato che trasporta il direttore generale degli Affari penali del ministero di Grazia e giustizia è sull’autostrada che va verso Palermo.
Tutto sembra tranquillo, ma così non è. Qualcuno sa che Falcone è appena sbarcato in Sicilia, qualcuno lo segue, qualcuno sa che dopo otto minuti la sua Croma passerà sopra quel pezzo di autostrada vicino alle cementerie.
La Croma marrone è davanti. Guida Vito Schifani, accanto c’è Antonio Montinaro, dietro Rocco Di Cillo. E corre, la Croma marrone corre seguita da altre due Croma, quella bianca e quella azzurra. Sulla prima c’è il giudice che guida, accanto c’è Francesca Morvillo, sua moglie, anche lei magistrato. Dietro l’autista giudiziario, Giuseppe Costanza, dal 1984 con Falcone, che era solito guidare soltanto quando viaggiava insieme alla moglie. E altri tre sulla Croma azzurra, Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo. Un minuto, due minuti, la campagna siciliana, l’autostrada, l’aeroporto che si allontana, quattro minuti, cinque minuti.
Ore 17,59, autostrada Trapani-Palermo. Investita dall’esplosione la Croma marrone non c’è più. La Croma bianca è seriamente danneggiata, si salverà Giuseppe Costanza che sedeva sui sedili posteriori. La terza, quella azzurra, è un ammasso di ferri vecchi, ma dentro i tre agenti sono vivi, feriti ma vivi. Feriti come altri venti uomini e donne che erano dentro le auto che passavano in quel momento fra lo svincolo di Capaci e Isola delle Femmine.
Fu Buscetta a dirglielo: “L’avverto, signor giudice. Dopo quest’interrogatorio lei diventerà forse una celebrità, ma la sua vita sarà segnata. Cercheranno di distruggerla fisicamente e professionalmente. Non dimentichi che il conto con Cosa Nostra non si chiuderà mai. E’ sempre del parere di interrogarmi?”.
Giovanni Falcone, “Cose di Cosa Nostra” (Rizzoli, 1991): “Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande”.

Un abbraccio nondimenticare :-)

Davide ha detto...

è una scena molto forte ma altrettanto significativa,ciao bella

Alberto ha detto...

Il mio browser (Safari - ndr) non riesce proprio a visualizzarlo, mi spiace. :-(

Un abbraccio sullafiducia :-)

Alberto ha detto...

zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz...

Tutto ok? ;-)

Un abbraccio buonadomenica :-)

Dyo ha detto...

Ciao,
buona settimana. :-)

Anonimo ha detto...

nella mia ignoranza non sapevo nemmeno esistesse.

vedrò di rimediare

Alberto ha detto...

Pidocchiettooooooooo, che fine hai fattooooooooo?!?
:-/

Un abbraccio preoccupato :-)

Davide ha detto...

stai ancora parlando con lei?

Alberto ha detto...

Annalisa, non mi dire che ti sei lavata col MOM e non riesci a riprenderti... o.O

Un abbraccio tiaspettiamo :-)

Dyo ha detto...

Ciao, che fine hai fatto?

Alberto ha detto...

Uèèèè, pidocchietta, hai deciso di farci preoccupare?!?!? :-/

Su, su, su...
Ricordati che abbiamo un Club da fondare con Faith e compagnia bella. ;-)

Ti aspettiamo!

Un abbraccio ansioso :-)