27 ott 2007

Rompicapo letterario...perchè a volte ritornano ;)


Qualche mese fa avevo inaugurato la sesta manche del mio "Rompicapo letterario" .
Purtroppo non ha avuto la partecipazione sperata .Solo due , ossia Dyotana e Mad_riot, si sono cimentati in quest'ardua impresa. Allora mi tocca rilanciare l'invito.

Passerò a spiegarvi in poche parole in cosa consiste. Serve da ripasso anche a chi sa già di che si tratta.

Dovete scrivere un racconto , una poesia o uno scritto di senso compiuto per un massimo 110 parole, che contenga al suo interno obbligatoriamente le dieci parole chiave scelte di volta in volta .

I vostri racconti potete postarli tra i commenti e il vincitore sceglierà le parole chiave del rompicapo successivo.

Prima di questa manche ero io a decidere chi fosse il vincitore. Oggi voglio essere più democratica e dare a tutti la possibilità di votare. Per farlo però ho bisogno di dare dei termini perentori da rispettare.

Quindi vi invito a postare i vostri racconti entro il 17 Novembre.
Avete un bel pò di tempo.In seguito li metterò tutti al voto in un nuovo post e si deciderà il vincitore.

Le parole chiave sono:

STATUA
PENNA
STAMPARE
GATTO
FREQUENZA
WINSTON
ROMA
TRANSAZIONE
VIRUS
SALVO

Non vi resta che cimentarvi. Vediamo se questa volta riusciamo a raggiungere un numero degno di tentativi. Fate uscire lo scrittore che è in voi;)


Ps- Mettete in evidenzia con lo stampatello le parole chiave quando postate il racconto.


Vi aspetto. Bacio. Pideye

45 gocce di rugiada per Pideye:

Baol ha detto...

Farò di tutto per scrivere qualcosa!

PRIMO!!!

Alberto ha detto...

WINSTON e il suo GATTO fissavano la STATUA peresorcizzarne il significato: pareva una TRANSAZIONE di emozioni, un VIRUS quasi. ROMA disse a SALVO: "Perché STAMPARE parole quando la vita scrive le sue regole nel vento che riempie i nostri polmoni?" SALVO la guardò, gettò la PENNA per terra e si accese una sigaretta... O.O

Un abbraccio giocoso :-)

Esilio ha detto...

WINSTON soggiornava a ROMA per la prima volta. Doveva seguire una TRANSAZIONE perchè il lavoro, quando sei un broker, non ti molla mai, neanche quando sei in vacanza..
Era davanti al suo portatile e invece di usare la PENNA si apprestò a STAMPARE una pagina con tutte le indicazioni per trovare il luogo d'incontro stabilito con SALVO, un amico blogger con cui chattava da tempo con FREQUENZA. Il fatto di aver contratto il VIRUS dell'aids dal suo ultimo boyfriend, non gli impedì di farsi travolgere dalla voglia di trovare la piazza e la STATUA, dove lui e Salvo si erano dati appuntamento. Come un GATTO si stiracchiò per bene la schiena e pigro scese le scale in cerca di un tiepido raggio che lo facesse sentire vivo.. Solo per qualche istante..

Davide ha detto...

ti prego me lo fai per me?
un bacione bella, ti pensiamo

Scorpio79 ha detto...

Mah proverò ad inventarmi qualcosa, perché no? Ciao Scorpio79

Amaracchia ha detto...

Che belli questi giochini!!!!

Stazione di Roma.
Winston arricciava la coda con una frequenza precisa, il ragazzino di fronte apriva e chiudeva la penna, una a scatto, con la stessa frequenza.
Clic clac .
Avesse avuto il dono della parola gli avrebbe urlato di stampare quegli occhietti vuoti altrove: “E tieni il tempo di qualcos’altro, idiota! Questi giochini mi innervosiscono! Sei salvo solo perché m’han chiuso in gabbia! ”
Clic clac.
Un uomo barbuto e immobile come una statua, preso dal virus del ritmo, aveva preso a tormentare un cartoncino.
Era una connessione a distanza, una transazione emotiva, un connubbio ritmico fra un ragazzino, un uomo barbuto e la coda di un gatto rissoso.

Gilbo ha detto...

L'ultima WINSTON e poi vado a dormire... giuro
il mio GATTO oramai non rompe più con la FREQUENZA di un tempo, son felice di accorgermi che questo (il tempo) passa anche se miagoli!...saranno le notti passate a ROMA, notti insonni anche per lui. Ahh la vita, quanto è strana!
Ho appena finito di STAMPARE un acquisto online, la TRANSAZIONE è andata bene, nessun VIRUS, sono SALVO!
Ho preso una PENNA dovevo fare un regalo (scontato ma sempre gradito), anche perché una STATUA sarebbe stata l’ennesimo fiasco, e di fischi, dovete credermi, ne ho presi pure troppi.
Ora son stanco, la sigaretta è spenta, così come il mio gatto!
Bye!

PIDEYE ha detto...

Grazie a tutti;) Siete grandi;) Continuate c'è ancora tempo;)

Anonimo ha detto...

Sembravo una STATUA. Aspettavo, PENNA e taccuino nella tasca.
Avrebbe fatto STAMPARE in Prima un altro articolo.
Mi infastidiva pensare a WINSTON, sogghignante mentre mormorava al capo il disappunto per l’ennesima mancanza “Nessuna notizia…Jeffrey non è più lo stesso”.
Non era un GATTO…ma accidenti, ci sapeva fare con le parole.
Io non ero cambiato. Era ROMA.
Stavano aumentando di FREQUENZA i casi di cronaca nera. Quasi un VIRUS, nessuno si poteva dichiarare SALVO.
Gli speculatori di emozioni festeggiavano.
Aspettavo l’informatore per la TRANSAZIONE.
Nomi scambiati per notizie.
Poi accadde. Un uomo si lanciò sulla linea, davanti alla vettura.
Grida.
Andai a riprendermi la prima pagina. Alla faccia di Winston.

PIDEYE ha detto...

@@Baol@@ Attendo;)

@@Alberto@@ Uhm..mi sfugge il senso...ma vedremo;) Grazie comunque.

@@Esilio@@ Ho aggiunto solo dopo il limite delle parole a 110. Tu nn lo sapevi ancora. Mi sa che devi ridurre...sei a 131 parole, devono essere 110. Colpa mia. Riprova. Grazie per aver partecipato.

@@Davide@@ Solo se poi mi voti;)

@@Scorpio79@@ Attendo il tuo tentativo;)

@@Amaracchia@@ Complimenti...sei anche rientrata nel conteggio delle parole ..staremo a vedere;)

@@Gilbo@@ Amico mio...che bello vederti partecipare;)

@@Astralia@@ Benvenuta;) grazie per la partecipazione;)

Esilio ha detto...

WINSTON si trovava a ROMA per la prima volta. Aveva appena finito di seguire una TRANSAZIONE, poichè il lavoro non lo mollava nemmeno in vacanza..
Usò la PENNA poichè non poteva STAMPARE la pagina con tutte le indicazioni per raggiungere il luogo d'incontro stabilito con SALVO, un amico con cui chattava da tempo con FREQUENZA. Aver contratto il VIRUS dell'aids non gli impedì di fantasticare sull'incontro ai piedi della STATUA, dove si erano dati appuntamento. Come un GATTO si stiracchiò per bene la schiena e pigro scese le scale in cerca di un tiepido raggio che lo facesse sentire vivo..

Categong ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Categong ha detto...

Vorrei STAMPARE la FOTO in cui poso con una PENNA in mano accanto alla STATUA del GATTO di WINSTON Churchill, a ROMA.
SALVO solo questa immagine delle mie vacanze romane, insieme al simpatico VIRUS intestinale che da allora mi colpisce con FREQUENZA settimanale.
Fu solo una squallida TRANSAZIONE economica, altro che dolce vita.
Parola di Audrey Hepburn.

Anonimo ha detto...

Ferma nel traffico lento e bollente di ROMA. Dobbiamo vedercela io e te, pensava. Ci stava pensando da giorni. Ci pensava adesso guardando l’ultimo pacchetto delle sue WINSTON dimenticato sopra il cruscotto. L’ultima arma contro la noia di una relazione descritta come una TRANSAZIONE in perdita. Se le portava dietro scritte a PENNA quelle parole, perché la perfezione dei caratteri tutti uguali avrebbe reso la FREQUENZA dei suoi pensieri degna dei battiti di una STATUA di sale. E la pietà è un sentimento che non si dovrebbe STAMPARE. Quante sciocchezze. Un VIRUS così democratico da colpire tutti i suoi affetti.
Fatto SALVO il suo GATTO. Che sull’amore sapeva scherzare.

Anonimo ha detto...

Quand’ero bambino ero molto attaccato ai gatti. Ma ogni GATTO che avevo il signore lo faceva morire. Allora ho capito che era una prova e il mio amore doveva essere solo per Dio”.
Così raccontava l’insegnante di religione. Era una ben strana TRANSAZIONE quella in cui Dio faceva morire dei gatti per STAMPARE nella mente del parroco la certezza della vita eterna. Con quanta FREQUENZA bisognava pregare per mettersi l’anima in SALVO? Pensava alla STATUA di WINSTON Churchill e poi al colonnato di San Pietro a ROMA, quando si vide porgere una PENNA per firmare una autografo. Forse per troppi anni aveva considerato la fede come un VIRUS da estirpare.

Dyo ha detto...

Io ho già dato, no?
:-)

Anonimo ha detto...

STAMPARE quella sua faccia sul muro? Ottima idea!
Una PENNA conficcata in quel suo ridicolo collo? Un'idea niente male.

Incenerisco una WINSTON dietro l'altra, con la stessa FREQUENZA delle macchine che sorpasso sulla consolare.
Tento così di arginare la paura per le conseguenze della mia ultima “TRASAZIONE” fallita. So però di essere SALVO solo per miracolo, se qualcuno mi trova sono carne.
Questi pensieri, penetrati fino al cervello come un VIRUS, si tramutano in un dolore lancinante alla testa. La neve fuori continua a fioccare ma continuo a guidare per le strade di ROMA diventate, per l’occasione, piste da pattinaggio.
"CAZZO! GATTO! MERDA!"
SKREEEKKK!
“Cazzo, la STATUA !”
“Peccato.”
SBAMMM!

AlePAGE ha detto...

Quella tesi sulla TRANSAZIONE psicologica lo stava contagiando come un VIRUS letale, passava ore davanti a quello schermo. Finalmente era giunto alla fine e bastava STAMPARE quel suo capolavoro.
I fogli scorrevano e SALVO per un attimo si perse; stava li seduto sulla sua sedia e la PENNA tra le mani ad osservare WINSTON, il suo GATTO, che giocherellava. Poi si mise alla finestra e si perse nel guardare la sua ROMA, una volta questo accadeva con una certa FREQUENZA, ma oggi pareva essere catturato da essa; proprio non riusciva a distogliere lo sguardo da quella STATUA che faceva affiorare in lui una moltitudine di ricordi fantastici della sua vita...

Complimenti per l'idea avuta ..mi hai fatto passare qualche minuto diverso in questa mattinata piovosa!Alessandra

Ponch ha detto...

La sua vita sarebbe potuta cambiare una volta per tutte. Una statua, col suo viso,
con il suo corpo al centro di Roma. Lo scrittore simbolo di una città finalmente
salva dagli attacchi che ormai arrivavano con frequenza quotidiana. Grazie a lui.

Nessuna statua. Con tutto quello che passò per stampare i suoi articoli. Una maledetta
transazione, un maledetto virus nel sistema e la statua olografica di Winston
ridiventò solo un sogno. Il gatto scrittore più famoso, gettò la vecchia penna alle sue spalle e
prese il solito aerobus verso casa. Dove non lo aspettava più nessuno.

Anonimo ha detto...

Trenitalia.com mi alienava, non litigare più con FREQUENZA con la ferroviera che non sente l’urlo “un biglietto per ROMA”. Ma con il signor WINSTON sono SALVO, sapete. Stiamo lì allo schermo, io con la PENNA per eventuali appunti, lui immobile come STATUA di sale.
“TRANSAZIONE completata”-leggo.
“Mao”, Winston piega il muso e miagola di approvazione.
“Vuole STAMPARE la ricevuta?”
E zac, Winston alza le orecchie e apre le fauci ad attendere il foglio che esce.
Che non esce.
“Winston, un VIRUS!” E lui soffia – dovreste sentirlo - e si allunga a liberare il foglio inceppato.
Se solo non fosse per quei suoi circuiti freddi – che GATTO meraviglioso, il signor Winston!

(ma che bella questa iniziativa :))

Baol ha detto...

L’uomo guarda fuori dalla finestra le luci che illuminano ROMA di notte, un GATTO fa l’equilibrista sull cornicione di fronte, si muove rapido e sicuro. Con la PENNA corregge il documento che ha appena finito di STAMPARE poi si ferma ad osservare la piccola STATUA che fa da fermafogli sulla sua scrivania. Lo squillo del cellulare lo riporta indietro dai suoi pensieri:
- Pronto? –
Dall’altro capo un fruscio come di FREQUENZA disturbata, poi una voce:
- La TRANSAZIONE è andata a buon fine, WINSTON ha inoculato il VIRUS.
Con un click la telefonata si chiude sul suo sorriso, ora non doveva che mettersi in SALVO.

PIDEYE ha detto...

Sono solo di passaggio volevo davvero ringraziare tutti per la vostra partecipazione...soprattutto Esilio e ZioCardo per la pubblicità e poi per il doppio tentativo di Fair. Anche se posso considerarne solo uno. Decidi tu quale.Bacio

Anonimo ha detto...

come sempre, i miei interventi nn sono mirati a far della bellezza un mio stile di vita :D

vorrei STAMPARE una STATUA ma anche un GATTO di ROMA col VIRUS dell'influenza e SALVO solo perchè il suo padrone WINSTON, a cui piace scrivere agli amici di PENNA, l'ha salvato dalla "TRANSAZIONE" di una macchina che passa di lì con una certa FREQUENZA.

meno di 50 parole. Però volevo solamente prenderti un po' in giro :P
Ti fici peddiri sicunni priziusi :D

Anonimo ha detto...

mi son dimenticato che il gatto "sa che è impossibile" bah... dove ho la testa a volte...

Anonimo ha detto...

ciao pideye, beh lo immaginavo, sai la compulsione femminile...tengo il secondo (perchè ispirato a una storia vera).
:)

Dyo ha detto...

Anna, purtroppo sei stata nominata.:/

Anonimo ha detto...

Io mi limito ad osservare l'operato altrui, avendo già dato ;-)

Faith ha detto...

Ci provo anche io!!!

Ecco la mia creazione:

"La missione non era troppo complicata, eppure ero nervosa. Forse quella STATUA che sembrava fissarmi mi infastidiva, forse la notte di ROMA era così sconvolgentemente bella da turbarmi. Inserii la PENNA usb nel pc, ma non riuscivo a trovare la FREQUENZA per inviare il messaggio al mio agente. Mi stropicciai gli occhi per ritrovare la concentrazione, finalmente tra i fruscii della linea sentii "Nome in codice: GATTO". La TRANSAZIONE era avvenuta, potevo STAMPARE il documento che lo attestava e tornare in centrale. Il rischio che quel VIRUS terribile si insidiasse nel sistema era scongiurato. Camminando, con una strana sensazione addosso, fumai l'ultima delle mie WINSTON. Eravamo in SALVO."

Vinca il migliore! :)

Anonimo ha detto...

Noooo Annaaa....
Mi mancano persino i tuoi rompicapo....
Grave?! Ti penso sempre.
Un bacio

MariCri ha detto...

Il GATTO passeggiava sul terrazzino e sentivo i suoi passi come una FREQUENZA ritmica che mi distraeva.
SALVO miracoli non avrei mai finito il racconto per tempo. Decisi di STAMPARE quanto scritto finora. Rilessi, tamburellando la PENNA sul tavolo. Niente, non c'era alcuna TRANSAZIONE di emozioni: il VIRUS dell'ispirazione mi aveva abbandonata. Per quella sera decisi di abbandonare l'impresa. Mi accesi una WINSTON e rimasi li, al buio ad osservare le luci di ROMA e respirare la notte che avvolgeva ogni cosa, anche la STATUA di Marco Aurelio lassù, sul Campidoglio.

Baol ha detto...

Heeeey Annalisaaaaaaaa ci seiiiiii?

PIDEYE ha detto...

Ragazzi..siete stati grandi....non mi aspettavo cosi tanta partecipazione...ma devo anche ringraziare il mio addetto alle pubbliche relazioni ;)

Grazie di cuore a tutti.

Un saluto speciale a Giulia.

Dyo ha detto...

Non c'è storia, per me: sono tutti infinitamente più bravi...:-(

Anonimo ha detto...

Pomeriggio nel cimitero. Passeggiavo sotto la STATUA di WINSTON l'isterico; l'aria era amara come un VIRUS pronto a penetrarti dentro... Venivo con FREQUENZA qui, e quel pietrone consumato mi rilassava. A volte disegnavo con la mia PENNA viaggiando di fantasia. Potevo tranquillizzarmi, lontano da ROMA e dalla maledetta tipografia... tutto il giorno a STAMPARE.
C'era anche un GATTO sulla statua... carino... in equilibrio sulla testa penzolante. Avevo da leggere... "Accordo di TRANSAZIONE tra Parmalat..." Improvvisamente la testa si stacco' della statua... Ero proprio lì sotto. Avrei voluto schivarla, sospirare... "SALVO per miracolo!". Invece 40 chili mi arrivarono in faccia, la mia testa si sfracello'. Però che comodita', ero gia'al cimitero!

Anonimo ha detto...

Immobile persa nei miei pensieri me ne stavo davanti quella STATUA :la “Ruota della vita” Vigeland Park…quando un bellissimo GATTO di quelli ke sembrano nati nelle foreste magiche della Norvegia mi guarda e mi miagola come a sorridermi… o deridermi? L’ho chiamato WINSTON quel felino maestoso. Avrà pensato: Sono SALVO questa creatura ama i felini lo sento! Carta e PENNA mi son segnata quella statua cosi eccezionale…che ci racconta la TRANSAZIONE dalla nascita alla morte… Ce ne sono anche a ROMA: la colonia dei felini che ti passano davanti con la FREQUENZA di un adorabile VIRUS.

pazu76 ha detto...

ROMA era spazzata da una fredda brezza autunnale.
"Restate immobili..."
Sperava che il VIRUS che lo attanagliava lo risparmiasse almeno quel giorno.
"...un attimo, nel mio mondo..."
Amava osservare la gente, e ognuno, a modo suo, ricambiava:
uomini accigliati in giacca e cravatta, la PENNA nel taschino e la testa persa in
chissà quale TRANSAZIONE; bambini chiassosi che a quell'ora passavano con FREQUENZA e lo fissavano,
occhietti sgranati, ammutolendo per qualche istante; persino un GATTO gli lanciò uno sguardo sospettoso e per poco
non si andò a STAMPARE contro una macchina... "fiuuu... SALVO..."
Sentì sul naso una goccia di pioggia. "No... ti prego no..." WINSTON, la STATUA vivente, starnutì.

Anonimo ha detto...

Il VIRUS era mutato. Aveva creduto di essere SALVO: illusione.
Come un GATTO, il maledetto si era ben nascosto ed aveva aspettato, immobile come una STATUA, per anni.
Ed ora eccolo lì.
Il Dottor WINSTON Freeman, esperto internazionale in patologie infettive 'livello 3',
stentava a crederci ma i sintomi erano chiari: FREQUENZA cardiaca accelerata, sudorazione eccessiva,
dolore allo stomaco.
Con la PENNA scorse sull agenda gli impegni del 10 Novembre sperando di trovare qualche appuntamento importante.
Niente.
Fissò lo schermo ancora qualche istante, come a voler STAMPARE la fredda sentenza sulla retina stanca:
"Sarò a ROMA sabato. Ho voglia di vederti. Alyx."
Ora nessuna TRANSAZIONE enzimatica lo avrebbe salvato.

Esilio ha detto...

WINSTON si trovava a ROMA per la prima volta. Aveva appena finito di seguire una TRANSAZIONE, poichè il lavoro non lo mollava nemmeno in vacanza..
Non potendo STAMPARE usò la PENNA per annotare tutte le indicazioni trovate sul pc per raggiungere il luogo d'incontro stabilito con SALVO, un amico con cui chattava da tempo con FREQUENZA. Aver contratto il VIRUS dell'aids non gli impedì di fantasticare sull'incontro ai piedi della STATUA, dove si erano dati appuntamento. Come un GATTO si stiracchiò per bene la schiena e pigro scese le scale in cerca di un tiepido raggio che lo facesse sentire vivo..


Pideye mi permetti questa variazione? mi sono accorta di 2 'poichè' troppo ravvicinati e dato che sono ancora in tempo potresti tener conto di questa piccola modifica e pubblicare questo anzicchè quello precedente?

PIDEYE ha detto...

@@Esilio@@ Ok ;) Non ti preoccupare ;)

Anonimo ha detto...

Un giorno Biancaneve, stanca di aspettare i nani decise di trasferirsi
a Roma. Così, prese una penna e scrisse una lettera a tutti, compreso
Salvo, il nano calvo. La portò a stampare facendone 7 copie e, dopo
essersi fumata una Winston, s'incamminò. Arrivata sulla Tiburtina si
sedette sotto la statua del gatto con gli stivali. Prese la radiolina
comprata dai cinesi e cercò di sintonizzarla in qualche frequenza. E
fu lì che avvenne la transazione, quando gli apparve lo psiconano con
la bandana, portatore del terrificante virus di Arcore. Immediatamente
dopo si sentì un boato: vaffanculoooo!!! Era Beppe…il Grillo Parlante.
Ma questa, cari lettori è un'altra favola…

Anonimo ha detto...

La casa era come tutte le case in periferia di ROMA, bianca con un
giardino abbastanza grande e come sempre un GATTO, mi piacciono con quei
occhi, che ti leggono l’anima. Avrei voluto scrivere a PENNA quel
biglietto senza dover STAMPARE ma mi troverebbero. La FREQUENZA delle
mie entrate nella casa dei WINSTON non è mai stata notata, SALVO al
gatto che ormai mi considerava una presenza stabile, ci ho giocato
anche. Ecco ci sono vicino sta dormendo. Ho preso la STATUA e mi sto
avvicinando come un VIRUS parassita, quando si sarà accorto di me sarà
troppo tardi per resistere, ormai gli sono sopra alzo la statua e….

Anonimo ha detto...

La FREQUENZA con la quale Il sindaco WINSTON sperperava i nostri risparmi, ci innervosiva. Bisognava agire prima che
si facesse costruire a spese nostre quell’orribile mausoleo con tanto di STATUA.
All’inizio avevamo usato carta e PENNA . Precisamente una caricatura gigante da
STAMPARE per improvvisare un decoupage della facciata del Parlamento a ROMA.
Poi i peli di GATTO nella minestra , ai quali era allergico . Non funzionarono.
La TRANSAZIONE per il VIRUS letale non andò in porto . Infine la folgorazione!
SALVO imprevisti, lo avremmo dato agli alieni in cambio di spettacolari cerchi del grano con i quali poter vivere di turismo per altri 20 anni .

moticanus ha detto...

La frequenza del battito cardiaco toccò l'apice quando, sceso dal treno, vide, alzando lo sguardo, quel cartello con su scritto Roma. Mille ricordi rapirono la sua mente.
La conferenza sul virus Hiv, al Winston Hotel, era per le 12.00. L'orologio indicava le 10.45.
Rivolgendosi all'autista, che attendeva con la fissità di una statua, disse: "vado a piedi, comunichi il mio arrivo per le 11.30...salvo imprevisti - aggiunse ironicamente.
S'incamminò, immerso nei ricordi. Rivide il gatto di Maria corrergli dietro. Sentì il profumo di colla nella bottega del padre, intento a stampare manifesti. Ricordò Luca, neoavvocato, ripetere entusiasta: "userò questa penna per la mia prima transazione. Ricordò...

Anonimo ha detto...

Una PENNA di gabbiano vola nel cielo di ROMA, accompagnando le spirali del fumo di una WINSTON, come a mettersi in SALVO nel cielo, TRANSAZIONE infinita tra essere e non essere, foto ancora da STAMPARE, e so di avere un VIRUS e star per morire, anche per le sigarette che ho fumato con troppa FREQUENZA. Questo vedo dalla mia finestra, e un GATTO, sdraiato al sole, proprio sotto una STATUA antica, anche lui inconsapevole della brevità della vita.

Unknown ha detto...

Ma la scadenza è il 19 novembre 2008?

Comunquesia:

In quel mattino di ROMA vidi la STATUA scrutare posarsi lontana una PENNA ai suoi piedi.
Distratta anch’essa da un GATTO idiota s’impegnò, lei, a donarmi, d’un’orale TRANSAZIONE, l’ennesima.
“SALVO!!!” Disse.
“E’ il mio nome” Risposi.
WINSTON!!!”
“Non lo è”
WINSTON!!!”
“Churchill?”
WINSTON!!! Sigaretta!!!”
In quel mattino di ROMA turbinavano a prominente FREQUENZA una coppia di pendagli riproduttivi.
“I Miei!!!” Risposi.
“Sigarelli?” Contraccambiò.
“Genitali”
“Essi li vorresti STAMPARE sulla mia bocca, vero?”
L’inutilità di quel verbo s’insinuò come del cancro il VIRUS tra le mie tempie.
-Orifizio- pensai.
“Magari smetti di fumare” Furono le ultime parole.